Regione dei “Grandi Laghi”: (Burundi, R.D.C., Rwanda)

La Regione, nell’insieme, è più avanzata sotto tutti gli aspetti, grazie alla prima evangelizzazione avvenuta attraverso i Padri Bianchi, cominciata più di 100 anni fa, anche se la estenuante situazione di guerra ha impoverito ancora di più questi Paesi, creando un clima d’insicurezza e di tensione che non permette a questa gente laboriosa di lavorare e di studiare in pace.

  •  Il clima è più mite per la presenza dei Laghi Kivu e Tanganica e per l’altitudine di 1750 m. sul livello del mare, anche se a pochi gradi di latitudine a sud dell’Equatore. Anche qui le stagioni si alternano con 6 mesi di siccità e 6 mesi di pioggia, ma non sono così definite come nell’altra Regione: qui si arriva a fare anche tre raccolti all’anno di mais, sorgo e altri legumi, specie in alcune zone più favorite per la fertilità del terreno. La terra è fertile e le ricchezze del sottosuolo sono incalcolabili, soprattutto in Congo. La cattiva amministrazione e corruzione, la guerra, lo sfruttamento di potenze straniere sono la causa più evidenti della povertà di queste popolazioni.
  •  Le distanze tra le comunità sono più ridotte; la più lontana è Buyengero-Butare (301 km.), ma le strade sono più percorribili e senza il problema delle barriere della pioggia e dei “coupeurs de route”; in Burundi ci sono ancora alcune barriere militari per il controllo e la sicurezza.
  •  L’evangelizzazione sembra più avanzata e il Cristianesimo sembra più diffuso e praticato, anche se persistono contraddizioni: credenze varie, stregonerie, conflitti etnici ancestrali e tribali, soprattutto nell’entroterra.
  •  Anche il problema delle lingue non è così grave: esistono lingue ufficiali, anche affini, conosciute dalle persone e che le missionarie imparano abbastanza facilmente, comunicando con la gente e frequentando corsi sul posto di missione.